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La beffa delle giostrine ai disabili. Cambiare criteri della delibera e introdurre anagrafe delle disabilità

Napoli, 25 ottobre 2016 – “Dalla Regione Campania soldi ai Comuni per l’acquisto di giostrine per bambini con disabilità ma, in assenza di una anagrafe digitale delle disabilità, il requisito per l’assegnazione del finanziamento è disporre di aree verdi, poco importa quanti bambini diversamente abili siano residenti in quel Comune”. Il paradosso lo denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo che insieme alla consigliera Valeria Ciarambino hanno firmato e trasmesso una nota ufficiale all’assessore Lucia Fortini e per conoscenza al presidente De Luca per segnalare la gravissima vicenda. “La causa di questa odiosa ingiustizia che si è creata – sottolinea il consigliere Cirillo – stando alla delibera che stabilisce i criteri per l’accesso ai fondi, è l’assenza di norme in materie e di banche dati relative alla popolazione dei minori con disabilità”. “Purtroppo probabilmente per una ‘svista’ l’assessore competente ignora, invece, che la norma esiste, è vigente e molto articolata – fa notare – la Regione Campania, infatti, avrebbe dovuto istituire l’anagrafe digitale delle disabilità, prevista proprio da un emendamento del Movimento 5 Stelle approvato nella legge di stabilità n. 1 del gennaio 2016”. “Se in questi 10 mesi dall’approvazione della legge l’anagrafe fosse stata realizzata, oggi i Comuni finanziati dalla Regione per l’acquisto sarebbero stati quelli con il maggior numero di minori con disabilità. – sottolinea – Per questo nella nota che abbiamo inviato all’assessore chiediamo con urgenza di rivedere i criteri di individuazione dei Comuni beneficiari del finanziamento per l’acquisto di giostrine”. “Con la legge regionale del 5 aprile 2016 la Regione Campania ha stanziato 200mila euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 – spiega Cirillo – per consentire ai Comuni l’acquisto e l’installazione nelle aree verdi pubbliche di giochi destinati a bambini con disabilità”. “La Giunta, successivamente, con la delibera del 10 ottobre scorso ha stabilito, quale criterio per l’accesso al primo anno di finanziamento, la presenza di di aree verdi pubbliche nei Comuni che manifestino interesse alla partecipazione al bando a sportello”. “La Giunta, insomma, disattende, i principi della legge regionale”. “Siamo di fronte a un vero e proprio pasticcio – evidenzia Cirillo – discriminatorio per quei Comuni ad esempio che non dispongono nell’immediato di aree verdi, ma nei quali vi è un elevato numero di bambini disabili, annullando ogni garanzia di pari dignità rispetto ai coetanei residenti in Comuni forniti di aree verdi pubbliche”. “Chiediamo all’assessore e al presidente – conclude Cirillo – l’immediata istituzione dell’anagrafe digitale dei disabili e la modifica della delibera prevedendo nuovi criteri di scelta ispirati all’equità e alla tutela dei diritti dell’infanzia nei Comuni beneficiari”.

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