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La “buona” eredità – presentazione del PDTA dei tumori eredo-familiari della Regione Campania

Napoli, 14 marzo 2019 (Francesco Topo)

Summit di esperti per presentare i nuovi percorsi preventivi della Rete Oncologica Campana sui tumori ereditari familiari, da poco approvati dalla regione. Un evento importante, proprio perché in Italia i casi di nuove diagnosi di tumore sono stimati in centinaia di migliaia ogni anno. Questa ‘guerra’ registra fortunatamente il costante aumento del tasso di sopravvivenza e della qualità di vita dei malati, merito di cure sempre più specifiche ed efficaci e di una cultura della prevenzione che si sta progressivamente radicando nello stile di vita degli italiani. Per alcune tipologie di tumore come quello del colon, dell’ovaio e della mammella, molti dei nuovi casi sono causati da fattori esterni, come una dieta non corretta o il fumo, ma questi tipi di cancro possono essere causati anche da anomalie genetiche. Il gene anomalo che può portare allo svilupparsi di un tumore viene quindi trasmesso di generazione in generazione, in questo caso si parla dunque di tumori ereditari e familiari. Attenzione però, l’ereditarietà in questo caso, non accerta la trasmissione del cancro. Avere quindi in famiglia casi di membri ammalatisi di questa patologia, non determina lo sviluppo del tumore in chiunque presenti il gene anomalo, ma sicuramente questo lo si può scoprire solo attraverso un’attenta prevenzione.

Proprio per regolare questi percorsi preventivi la Rete Oncologica Campana ha da poco varato un nuovo PDTA dei tumori eredo-familiari. In occasione della presentazione di questo nuovo percorso l’associazione ACTO Campania, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori, IRCSS Fondazione Pascale ha organizzato un tavolo di discussione dove esperti, istituzioni e associazioni si confronteranno sui passi già compiuti in materia e sui passi necessari da compiere in futuro. Ad aprire i lavori Attilio A.M. Bianchi, direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione ‘G. Pascale’ che tra le sue mura ha ospitato l’evento.

Ai nostri microfoni è intervenuto il dott. Sandro Pignata, Resp. Scient. Rete Oncologica Campana, che ha sottolineato l’importanza delle ricerche scientifiche riguardanti i tumori trasmessi su base ereditaria, in particolare si parla dei tumori che colpiscono ovaio, mammella e colon. Sottolinea l’importanza che deve avere l’informazione in questo ambito:” Ad oggi c’è poca informazioni su su quest

i temi, dobbiamo promuovere una corretta informazione. Oggi vogliamo anche presentare un atto che è stato da poco presentato dalla Regione Campania che è il PDTA. Con questo documento tutti sanno cosa si deve fare in rischio di tumore ereditario per offrire loro la possibilità di prevenzione”.

Mirosa Magnotti, Pres. ACTO Campania, sottolinea la peculiarità del tumore all’ovaio, che è quella di essere silenzioso, di essere scambiato molto spesso per altri tipi di tumore. A tal proposito è importante una ancor più attenta e mirata prevenzione: “Oggi grazie alle nuove terapie ci sono maggiori possibilità di vita. Per rendere possibili ciò è importante sottoporsi a test genetici”.

Non solo esponenti dell’ambito medico all’incontro di questa mattina ma anche personalità di spicco del mondo politico regionale, tra i quali figura Maria Muscarà, Cons. Regione Campania, la quale racconta la propria testimonianza e tenta di gettare le basi per un futuro di cure aperto a tutti: “Mi sento tirata in causa in quanto faccio parte delle donne di cui si parla in questa conferenza, di coloro che presentano il gene mutato. Quest’oggi sono intenta a capire se questo nuovo piano varato dalla Regione Campania permette di accedere alle cure preventive chirurgiche con la stessa facilità con cui si fa nelle altre regioni. La Regione Campania, ogni anno, paga un prezzo altissimo per la migrazione, circa 300 milioni annui sono il prezzo che paghiamo per andarci a curare nelle altre Regioni. Speriamo che a seguito di questo discorso anche le donne campane potranno avere il diritto alla saluta e alla prevenzione”.

Fabrizio Capuano, Resp. Favo Regione Campania, racconta la nuova collaborazione cominciata il mese scorso tra la Favo e la rete Oncologica e amministrativa che ha istituito la Regione Campania: “Il nostro primo obiettivo è quello di cooperare con la ROC per realizzare un modello organizzativo per l’ambito dell’accoglienza e dell’accompagnamento del paziente lungo il suo percorso di malattia e per cercare di dare un’equità di offerta di servizio nell’ambito della terminalità della vita del paziente oncologico, il nostro impegno è stato quello di scrivere il PDTA delle cure paliative, un’impegno importante e gravoso ma che certamente porteremo a termine”.

Questa sera sui nostri canali televisivi (613, 210, 694) alle ore 20:00 andrà in onda il servizio completo.

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