“Assegno sociale” per i Parlamentari eletti
in assenza di redditi pregressi
“L’Italia nel caos grazie ad una pattuglia di neo parlamentari che hanno scambiato il Parlamento Nazionale in un Consiglio di Quartiere di periferia. Non riusciamo ad immaginare la via d’uscita e siamo molto preoccupati per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Lo afferma Fortunato Sommella, leader dei “Pensionati d’Europa”, in una breve dichiarazione rilasciata nel corso di una trasmissione televisiva sul Referendum del 4 dicembre.
“Di fronte ai gravi problemi che vive l’Italia e con essa la gran parte dei Pensionati e dei senza lavoro, è veramente deprimente ed assurdo che il Parlamento nazionale debba dedicarsi all’esercizio delle capacità oratorie dei neofiti della politica. La riduzione dei costi della politica viene auspicata da tutta la popolazione e nessuna forza politica è contraria. Il Referendum del 4 dicembre propone qualcosa di concreto nel merito. La furbizia di portare in Parlamento la discussione sul dimezzamento del costo dei Parlamentari è strumentale ad interessi specifici: in caso di un SI al Referendum, che prevede la trasformazione del Senato in Assemblea delle Autonomie, molti partiti non avrebbero più alcuna rappresentanza nel NUOVO SENATO. Primi fra tutti i “Grillini” destinati a perdere i loro 57 Senatori. Il Partito Pensionati d’Europa concorda con chi in Parlamento ha proposto di adeguare gli emolumenti dei Parlamentari ai redditi percepiti dagli stessi prima di essere eletti. A coloro che non avevano redditi prima di essere eletti basterebbe assicurare un “Assegno sociale” unitamente al rimborso spese” conclude Fortunato Sommella.
Maria Settembre