Una proposta di emendamento alla Relazione “Implicazioni fondamentali diritti di Big Data: privacy, protezione dei dati, non discriminazione, di sicurezza e di applicazione della legge”, attualmente in discussione a Bruxelles, perché l’Unione Europea e gli Stati membri mettano in atto “tutte le misure giuridiche per combattere il fenomeno della violenza contro le donne on-line e contro il cyber bullismo”. A depositarla è stata oggi l’onorevole Barbara Matera (FI), europarlamentare del PPE.
“L’idea contenuta nel mio emendamento – spiega l’eurodeputata di Forza Italia – è quella di istituire un reato che nei fatti obblighi le imprese on-line, come Facebook, Whatsapp o Google, ad eliminare e fermare tempestivamente la pubblicazione e la diffusione di contenuti degradanti, offensivi e umilianti”.
Tra gli aspetti più qualificanti della proposta normativa, l’attivazione in tutti i Paesi Ue del necessario supporto psicologico per le donne e le ragazze vittime di violenza on-line e di cyberbullismo.
“Confido nella sensibilità di tutti i colleghi parlamentari – conclude – ma sono più che certa che su questo tema, così sentito, i risultati non si faranno attendere”.
Roma,