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Mara Carfagna, debiti fuori bilancio Comune di Napoli

 

Mara Carfagna, debiti fuori bilancio Comune di Napoli: “Sconcertante superficialità, il danno erariale lascia indifferente l’ amministrazione de Magistris”
Non è bastato l’intero esercizio finanziario 2016 per permettere al comune di Napoli di riconoscere i propri debiti fuori bilancio formatisi nell’ultimo quadrimestre del 2015.
L’ultimo atto che è maturato oggi in consiglio comunale, infatti, con il ritiro della delibera di riconoscimento dei debiti per un totale di oltre 50 milioni di euro, è il simbolo dell’irresponsabilità di questa amministrazione. Dopo aver riunito ieri la commissione bilancio durante la quale nulla è stato approvato, si assiste al ritiro della delibera per “rimodulazione” dei debiti ivi elencati.
E’ veramente sconcertante verificare la superficialità con cui si affrontano problematiche così delicate soprattutto laddove si va ad analizzare la tipologia delle partite debitorie che avrebbero richiesto l’attenzione massima dell’amministrazione: stiamo parlando, tra l’altro, di oltre 7 milioni di euro per pignoramenti subiti nel 2016 ancora da regolarizzare, da cui emerge come l’Ente sia un cattivo pagatore e di oltre 12 milioni di euro per spese autorizzate senza idonea copertura finanziaria a dimostrazione della totale assenza di programmazione da parte dell’Ente.
Ma non si nasconde che dietro questo comportamento apparentemente superficiale, non si ravvisi un disegno, in verità, elusivo degli equilibri di bilancio. Se, infatti, l’Ente, nel rispetto delle prescrizioni dell’articolo 193 del Tuel e dell’articolo 39 del suo stesso regolamento di contabilità, avesse fatto emergere durante l’esercizio finanziario debiti fuori bilancio di tale entità, molto probabilmente sarebbe incorso nel rischio di alterare gli equilibri di bilancio con la necessità di urgenti e sacrificate manovre finanziarie (dal taglio delle spese alla necessità di mettere mano, all’incremento delle entrate con manovre finalmente serie di incasso dei tributi).
E tutto questo ha comportato ulteriori ritardi nei pagamenti nei confronti di quei fornitori che si erano fidati dell’amministrazione comunale ed in favore dei quali continuano a maturare interessi per mancato pagamento con ulteriore aggravio per le casse del Comune.
Ma evidentemente, il danno erariale, sembra non interessare
all ’amministrazione comunale.

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