Messaggio del Presidente Silvio Berlusconi inviato al coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, in occasione della manifestazione di oggi a Pescara sulle ragioni del NO al referendum costituzionale.
Caro Nazario,
prima di tutto voglio ringraziarti per aver organizzato questa importante manifestazione e rivolgere un saluto affettuoso a tutti voi che siete oggi a Pescara per sostenere il NO al prossimo Referendum sulla riforma costituzionale proposta dal governo Renzi.
Un “No” che non è per conservare l’esistente ma per cambiare davvero, per poter realizzare una riforma costituzionale che sia veramente utile al paese, e non solo a Renzi e al PD.
Una simile riforma deve contenere le cose delle quali l’Italia ha davvero bisogno:
1) un tetto costituzionale alla pressione fiscale, in modo che nessun governo, neppure un governo di sinistra, possa portarla sopra un certo limite;
2) la riduzione vera del numero dei parlamentari, di più della metà: 300 deputati e 150 senatori sono più che sufficienti;
3) il vincolo di mandato, in modo che non si possa più tradire la scelta degli elettori: chi cambia idea, rispetto allo schieramento in cui è stato eletto, dà le dimissioni;
4) l’elezione diretta del Capo dello Stato, in modo che siano gli italiani e non la classe politica a scegliere la massima guida del paese.
Questa sarebbe una riforma seria, quella che noi chiediamo da quando Forza Italia è nata nel 1994. Invece la riforma di Renzi è nata come un abito su misura per lui e per il suo partito, riduce gli spazi di democrazia senza ridurre né i costi né le inefficienze. Potrebbe portare ad effetti molto pericolosi, visto che una forza politica con il 15-20% del consenso reale degli italiani potrebbe avere tutti i poteri. Questo non è più un sistema maggioritario, è la negazione della democrazia.
Dunque il nostro impegno per il “No” è un impegno per cambiare davvero l’Italia. Per restituire la sovranità agli italiani, dopo cinque colpi di stato in poco più di vent’anni, dopo tre governi di seguito che non hanno avuto la fiducia degli italiani. Non dimentichiamolo mai: l’ultimo governo voluto dagli elettori è stato il nostro, nel 2008. Sono passati quasi nove anni.
Non per nostra scelta, questo è diventato anche un referendum sul governo Renzi. Il premier cercava attraverso questa consultazione popolare quella legittimazione che non ha mai avuto dalle urne. Una ragione di più per dire “NO” a un governo che ha fallito, e per chiedere che dopo il “No”, con una legge elettorale diversa, si ridia la parola agli italiani.
In quel momento, dovremo essere pronti per offrire agli italiani, di fronte al fallimento di Renzi, e all’evidente incapacità dei Cinque Stelle di governare, una proposta politica e di governo seria, di qualità, all’altezza delle esigenze di cambiamento e di governo responsabile dell’Italia in uno scenario mondiale estremamente complesso. E’ una nostra responsabilità politica alla quale dobbiamo prepararci fin d’ora. E già lo stiamo facendo.
Oggi gli italiani che non vanno a votare sono quasi il 50% degli elettori. Questo è un fenomeno gravissimo, che mina alle radici il senso stesso della democrazia. Sono convinto che la maggior parte di loro appartenga alla nostra cultura, che condivida le nostre idee, che sia come noi espressione della cultura del fare, della concretezza, della responsabilità. A loro dobbiamo offrire un progetto con alcuni capisaldi chiari, meno tasse, meno stato, meno Europa nella sua declinazione burocratica e vincolistica, più sicurezza, più autorevolezza dell’Italia sul piano internazionale, una giustizia più veloce e credibile, un controllo vero dell’immigrazione, una difesa forte della nostra identità culturale e religiosa.
Per costruire questo futuro, per tornare a vincere, è fondamentale l’impegno che tutti voi, donne e uomini di Forza Italia, elettori e militanti, eletti e dirigenti, state dimostrando in questi giorni nella campagna per il No come ogni volta che sono in gioco grandi battaglie di libertà.
Con il vostro impegno ed entusiasmo, con la nostra capacità di rinnovarci allargando e non escludendo, con la passione civile che ci ha portato a scendere in campo e ci impone di continuare la nostra battaglia, possiamo offrire agli italiani una seria prospettiva di cambiamento, fondata sui nostri eterni valori liberali, cristiani, riformatori.
Per questo vi ringrazio per il Vostro impegno. So che in Abruzzo Forza Italia è molto attiva nella campagna per il No, che si sono svolte molte iniziative nei diversi centri della regione. Questo è particolarmente importante, per sensibilizzare i cittadini. Non tutti purtroppo hanno ancora chiaro che questo non è un referendum come gli altri, non esiste il quorum, e dunque chi non va a votare, senza saperlo, aiuta la vittoria del Sì. Questo va ricordato ogni giorno.
Ancora grazie, dunque, a Nazario e a tutti voi. Avrete una parte di merito importante se come credo il prossimo 4 dicembre con la vittoria del No l’Italia potrà finalmente cambiare davvero.
Un abbraccio affettuoso a tutti.