QUALIANO. Dopo 3 anni e mezzo ho rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore con delega allo Sport, Turismo, Spettacolo e Cimitero della giunta guidata dal sindaco Ludovico De Luca. Una scelta profondamente ponderata figlia di una constatazione, cruda ed evidente, dello sgretolamento delle fondamenta progettuali che portarono nel 2013 all’adesione di “Qualiano vive, io la difendo” ad una nuova esperienza politica.
Dopo una sofferenza che ha preso vieppiù le sfaccettature di una vera e propria agonia amministrativa, la mia concezione della politica intesa come servizio alla cittadinanza ossequiando i valori ed i principi dell’onestà, della trasparenza, della lealtà nei confronti della popolazione e congiuntamente agli alleati della compagine di maggioranza, ha dovuto prendere atto che ogni velleità di mediare senza mai cedere il passo al vile compromesso era ormai giunto al capolinea. Stanco di lottare contro i sotterfugi e contro le scaramucce, nauseato da una logica aberrante fatta di fazioni intestine volte soltanto a minare la stabilità e la forza della giunta, sgomento dinanzi ai silenzi fin troppo eloquenti del sindaco, ho deciso di voltare pagina dando concretezza definitiva ad un disaccordo perdurante ed ormai irrimediabile. Un malessere cronico che ha raggiunto in queste ore la fase più acuta.
Con la serenità di chi ha sempre operato nell’interesse della collettività, con la consapevolezza di aver agito e deliberato sempre e soltanto nel rispetto della legge e delle persone, concludo questa mia esperienza a testa alta, senza alcun rimpianto. La dignità del ruolo che ho rivestito, l’alta considerazione che ho dell’istituzione municipale, l’amore che ho verso la mia città ed i miei concittadini mi hanno giocoforza “imposto” a prendere atto che nulla più era possibile condividere con questa maggioranza. La mia agibilità politica è stata duramente compromessa da personalismi e fughe in solitario che hanno offeso ogni basilare principio di cooperazione, di condivisione e di collegialità. Un modus operandi che non mi appartiene, non appartiene alla mia idea di partecipazione politica, non appartiene alla mia idea di attivismo per la città e non dovrebbe appartenere ad alcuna amministrazione che voglia agire nell’interesse del territorio e di chi vive in quel territorio.
Ho sempre svolto il mio compito con la volontà, rivelatasi più e più volte illusoria purtroppo, di essere parte di una squadra che il tempo ha rivelato in realtà esistente soltanto alle apparenze. Non mi sono mai tirato indietro dinanzi alle difficoltà che in questi anni hanno contrassegnato la condotta della maggioranza e della giunta perché gli impegni nei confronti dei cittadini, le progettualità da condurre in porto per il bene di Qualiano e dei qualianesi erano troppo importanti e meritavano di essere anteposti senza indugio ad ogni altro discorso. Ad esempio con il PUC, seppur conscio di una deliberata mancanza di partecipazione da parte di chi ne ha tracciato l’architettura, per puro senso di responsabilità ho fatto in modo che non ne venisse destabilizzato il supporto e bloccato il processo di approvazione. Ma adesso basta. Ad una politica fatta di blitz scelgo la chiarezza e la trasparenza. Perché Qualiano merita ben altro. Con tutto l’amore per la mia città.
Comunciato Stampa – Bonaventura Cerqua, Qualiano Vive Io la Difendo
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