Guardare il futuro. Quando l’innovazione incontra la medicina: Napoli ha ospitato il convegno Safety and Security dove un folto gruppo delle forze militari americane ha partecipato all’ importante convegno organizzato dal prof. Pino Noschese.
Ieri, presso il Comando Territoriale Sud, si è tenuto *“Safety and Security”*, un convegno di altissimo profilo dedicato all’intersezione tra tecnologia avanzata e medicina, organizzato dal “Prof.Giuseppe Noschese“. Un appuntamento che ha attirato esperti, professionisti sanitari, forze armate, ingegneri e innovatori, uniti dal comune obiettivo di esplorare come l’innovazione possa diventare strumento di cura, prevenzione e gestione delle emergenze.
Al centro dei lavori: *intelligenza artificiale, droni, interfacce cervello-computer e Strategic Medical Intelligence*, quest’ultima proposta come modello operativo in scenari critici come disastri naturali o conflitti armati.Il tema ha trovato una suggestiva corrispondenza nel caso internazionale presentato recentemente dal TIME: *Alice Charton*, 87 anni, ha riacquistato la vista grazie a un chip cerebrale impiantato chirurgicamente. Un simbolo potente di come le neuroscienze, unite all’IA, stiano letteralmente restituendo la percezione sensoriale a chi l’aveva persa.
Nel convegno si è discusso di *come queste tecnologie possano essere integrate nei protocolli di sicurezza civile e militare*, nel supporto alla medicina dei disastri e nella gestione sanitaria di territori complessi. Si è parlato di algoritmi predittivi, droni sanitari, telemedicina tattica, modelli di intervento ibridi in ambito urbano e rurale.
L’evento ha lanciato un messaggio forte: il futuro non è solo da immaginare, è da costruire – con rigore, multidisciplinarità e visione strategica.
*“Guardare il futuro”* non è un’utopia: è un programma operativo che a Napoli ha trovato casa grazie a Giuseppe Noschese.
