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SCUOLA, MAZZONI (CAMPANIA LIBERA): FONDAMENTALE RIAPRIRE A SETTEMBRE. USARE RECUPERO DEBITI SCOLASTICI PER METTERE ALLA PROVA SISTEMA

 
“In un momento in cui non sappiamo quale sarà l’evoluzione dei contagi e mentre il Governo gestisce con non poche  incertezze la fase organizzativa cruciale per la riapertura delle scuole – dai banchi ai plessi scolastici, alla copertura delle piante organiche -, occorre tutelare con azioni concrete la continuità della didattica e il diritto allo studio. Senza evocare strumentalmente gestioni commissariali improprie delle nostre politiche pubbliche”, lo dichiara Erminia Mazzoni, capolista di Campania Libera alle prossime elezioni regionali. 
 
“Oggi è necessario – prosegue – concentrare tutti i nostri sforzi e le migliori idee disponibili per ripartire, perché solo così permetteremo alle famiglie di tornare a lavoro, riusciremo a contrastare le diseguaglianze educative e daremo ai nostri ragazzi una didattica che non si può limitare al virtuale. Tutto questo accadrà se riapriremo in sicurezza”. 
 
“Si può quindi impiegare il tempo che abbiamo ancora a disposizione per sperimentare delle buone pratiche: il recupero dei debiti scolastici può rappresentare un primo test  per verificare come usare gli spazi, anche quelli esterni alle scuole, per gestire piccoli gruppi di studenti, magari raccogliendo in una sola classe i giovani che frequentano lo stesso anno scolastico, dopo aver effettuato le sanificazioni, assicurando piena copertura su test sierologici, tamponi, monitoraggio e tracciamento degli eventuali casi di contagio”, la proposta di Mazzoni. 
 
“In questo senso, la politica deve dare dimostrazione di aver compreso appieno la sfida che stiamo affrontando, non lasciarsi andare a improvvide proposte come quella del commissariamento, avanzate proprio da chi in passato ha sempre criticato l’idea di commissariare il nostro Paese”, continua Mazzoni, con riferimento alla lettera inviata dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 
 
“Occorrono  concretezza, pragmatismo, coesione sociale, non inutili polemiche. La scuola deve tornare ad essere il luogo dove si liberano i talenti delle nuove generazioni e si costruisce il futuro dei giovani con percorsi credibili di crescita e sviluppo personale”, conclude Mazzoni. 

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