Canale 268
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“Una Vita Una Storia” vi raccontiamo quella del principe  Vittorio Adelfi.


L’antica casa Dinastica ANTINOLFI, tra i più antichi e celebri Casati “Motu proprio”, per mano di Mauro VIII Antinolfi ha affidato al nobile Principe don Vittorio ADELFI I il territorio di Dubasari-Tansinistria  in Moldavia.


Il “Casato Antinolfi”, come da tradizione, occupa un posto di rilievo nel panorama della nobiltà internazionale.

Ma, aldilà della tradizione, come sempre più spesso accade, fare memoria della nostra storia più lontana o di quella più vicina, è necessario ed opportuno per richiamare un po’ la storia del nostro antico Casato che è altresì anche storia del territorio che ci circonda e che rappresentiamo.


L”attuale nomina del Principe di Dubasari  Vittorio I Adelfi I , dinastia Romanov , è l’occasione per ricordare a noi tutti la figura più importante generata dalla nostra terra e, ovviamente, della dinastia da cui ebbe origine quella dei principi Antinolfi tanti secoli fa.

Dinastia che in breve tempo, estese il loro dominio in un vastissimo territorio. Ricordare quindi la storia di tutte le nostre caratterizzazioni, della presenza e dall’azione dei principi Atenolfo Antinolfi e spesso, come era abituale a quei tempi, anche la storia di guerre, di sconfitte, di aggressioni e di lotte.

I castelli che richiamano il nome del casato Antinolfi sono diffusi un pò ovunque e testimoniano ancora oggi l’importanza del casato Antinolfi, che per diversi secoli ebbe una sicura influenza sui popoli che esercitarono nei modi a loro più consoni.

Storia ordinaria unita dallo stesso filo conduttore di questo nome e di questa famiglia; storia comune che inizia dopo la fine dell’impero romano.

Oggi il Casato del Principe Mauro VIII Antinolfi, che come detto, vanta oltre 1.200 anni di storia diretta, come ben mette in luce la copiosa storiografia illustrata anche nel libro denominato “ Memorie Istoriche del Casato Antinolfi” “ I edizione” pubblicato dalla casa editrice “Creged  Editore nel 2022”, relativo ai principi Atenolfo/Antinolfi di Capua e Benevento, essi seppero dare prova di grande longevità, preservando buona parte della propria identità.

Le strategie messe in atto durante il dominio della dinastia consentì agli stessi di sopravvivere e mantenere i propri poteri fino al 1600 in tutta la Terra di Lavoro (così denominata già da Plinio il Vecchio nell’opera Naturalis Historia, scritta tra il 23 ed il 79 d.c.) che nei territori che dominavano. Infatti, com’è noto, il Conte Landolfo I senior, detto Matico (grandi mascelle), fu il vero primo Conte di Capua, assurto al trono capuano nell’ 815.

Ma la storia del Casato Antinolfi non si ferma solo alla terra di lavoro e ai domini da loro posseduti ma bensì, in data 29.08.2017 il principe Mauro VIII Antinolfi viene adottato con adozione Internazionale, d’Onore ed Araldica, (giusto decreto L.P. nr. 1222 del 29.08.2017, registrata in Ucraina in data 29.08.2017) e con abdicazione irrevocabile da parte di Czar Anton Romanov Rurikovitch Cazarevtche XI, della dinastia dominante durante la Rus’ di Kiev a partire dall’ 862, poi del Principato di Galizia-Volinia dal 1199, del Principato di Vladimir-Suzdal’, del Granducato di Mosca ed infine del Regno di Russia, a partire dal 1168 e dello Zarato Russo dal 1547. Quindi nominato Gran Principe e Czar dell’ Impero Medievale di Kamchadal e Transnistria e delle 198 province dell’ impero medievale Russo. Alla Storia del Casato si unisce la storia della Russia Imperiale che vanta oltre 1160 anni di storia. Il Casato vanta anche numerose pubblicazioni come sul Libro D’Oro delle famiglie nobili e notabili italiane, edito dal Conte Enzo Modulo Morosini, anni 2016 e 2022. E’ inserito nel Gazzettino Araldico del Centro Studi Araldici, numero 21, del mese di novembre 2016, ed è riportato nell’Annuario della Nobiltà Italiana , edito e curato dal Dr. Andrea Borella, edizione 2015/2020, volume II, pagina 2582 . Sempre il Casato viene riportato nel Primo Volume, pagine 64 e 564, del Registro Araldico Italiano, edizione 2007 – 20018, edito da Pasquini e pubblicato nell’ anno 2019. Lo stemma della Casa è coperto da Copyright, con registrazione nr. DEP635972554937764144 del 26/04/2016.

In virtù dei Nostri Diritti Riconosciuti dalla Magistratura Italia, Corte Superiore di Giustizia Arbitrale di Firenze – Tribunale Arbitrale Nobiliare Internazionale Organo Permanente della Corte Superiore di Giustizia Nobiliare Arbitrale di Firenze con sentenza nr. 15/2019 R.G. del 18.09.2019 e con deposito e registrazione presso il Tribunale Ordinario di Lagonegro (PZ) al nr. 22/2019 R.A.A. del 23.09.2019 e pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata nr. 36 dell’ 01.10.2019 pagina 216, e integrata dalla sentenza nr. 36/2020 R.G. del 07.12.2020 emessa sempre dal Tribunale di cui sopra e depositata e registrata presso il Tribunale Ordinario di Lagonegro al nr. 16/2020 R.A.A. del 28.012.2020 e pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata, BUR, nr. 1 del 01.01.2021 pagina 40, e Sentenza nr. 001/2022 R.G. del g.11.03.2022 del Tribunale Arbitrale Internazionale di Taranto e registrata e depositata presso il Tribunale Ordinario di Lagonegro (PZ) al nr. 1/22 R.A.A. del 15.03.2022, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata, BUR, nr. 16 del 01/04/2022 pagina 62 e 63, unitamente alle prerogative spettanti Ci connesse allo Jus imperii, jus gladii, jus maiestatis e jus honorum .

Sentenze esecutive passate in giudicate estese nel territorio dei 156 Paesi, tra cui la Città del Vaticano in data 14.05.1975, aderenti alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958 e resa esecutiva in Italia con Legge 19.01.1968 nr.62 nei modi e nei termini previsti dal Diritto Internazionale. Tali Sentenze riconoscono le qualità di soggetto materiale di Diritto Pubblico Internazionale, pleno jure e di Gran Maestro degli Ordini Cavallereschi dinastici – familiari ergo non nazionali ai fini della legge 03 marzo 1951 nr. 178 e Magnifico Rettore dell’Insigne Istituto Accademico Universitario Dinastico.

Il Casato è riconosciuto nella sua integrità e legittimata Internazionale dal Governatoriato – Morarchico Costituzionale (Reame del Commonwalth) di Antigua e Barbuda – Minister of Foreign Affairs, Immigration & Trade – , Hon E.P. Chet Greene, in data 24.09.2022 . Lo Stato di Antigua e Barbuda ha riconosciuto il Casato e le sue Sentenze e tutti i titoli nobiliari in capo a S.A.S. il principe Mauro VIII. Riconoscimento dello Stato Costituzionale Monarchico di Antigua e Barbuda il cui Capo dello Stato è Re Carlo III d’Inghilterra che riconosce le qualità di soggetto materiale di Diritto Pubblico Internazionale, pleno jure e di Gran Maestro degli Ordini Cavallereschi dinastici. Decreto pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata ( B.U.R.) nr. 59 del 16.11.2022 pagina 27e 28.

Anche la Repubblica Federale del Brasile con decreto datato 30.11.2022 ha riconosciuto i titoli e lo status di S.A.S. Mauro VIII Antinolfi, già internazionalmente riconosciuto come soggetto di Diritto Internazionale e Capo della Casa Antinolfi.

La famiglia Antinolfi fu iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano nell’anno 1922.

La Biblioteca Comunale “Renato Serra” della Città di Solofra ed il Centro Studi di Storia Locale del Comune di Solofra, nel 2006, hanno pubblicato la dispensa “Per una storia della famiglia Antinolfi”, opera di Mimma De Maio e di Lucia Petrone, ove si afferma storicamente e ufficialmente che la famiglia Antinolfi proviene da Cava dei Tirreni (SA) e che il cognome Antinolfi deve intendersi Atenolfo, Atenolfi, Adenolfo o Adinolfi ed altro, in quanto facenti parte della stessa famiglia. ( dispensa prot. nr.39 del 28.03.2006)

La stessa Dr.ssa De Maio afferma che dalle ricerche presso archivi statari di stato di Avellino e Solofra emerge chiaramente e inconfutabilmente che la famiglia Antinolfi si era impiantata a Solofra già nel XVIII secolo (1732), proveniente dalla Città di Cava dei Tirreni.

La cittadina metelliana aveva già in passato fornito celebri e importanti costruttori per la realizzazione di alcuni palazzi e della famosa Fontana dei Quattro Leoni dei fratelli Antinolfi. Da loro tutta la discendenza Antinolfi di Solofra e Avellino.

Infatti gli Antinolfi di Cava, discendenti diretti del Principe Mauro VIII, si spostano tra la Provincia di Salerno e quella di Avellino tra il 1700 e il 1800, rimanendo poi definitivamente in Provincia di Salerno (1878), dove nasceva l’odierno principe.

Dopo una breve illustrazione della storia recente e passata del Casato, SIAMO LIETI DI INFORMARE CHE CON “DECRETO LETERA PATENTE il PRINCIPE MAURO ANTINOLFI VIII ha voluto e nominato “Motu Proprio” il già Cavaliere della Repubblica Italiana VITTORIO ADELFI “PRINCIPE di DUBASARI” – Moldavia – affidando allo stesso per i tanti meriti acquisiti durante il suo escursus vitae, la REGGENZA della precitata nobile Casa con annessa “FONS HONORUM NOBILITANTE AT VITAE”.

Con questo ultimo atto, la dinastia “ANTINOLFI” continua a guardare al futuro, custodendo il passato e conservando lo stesso impegno costante e quotidiano verso opere di bene con umiltà e rettitudine che sempre ha accompagnato l’operato del suo casato.

Auguriamo al Primcipe di Dubasari Sua Altezza Serenissima Don Vittorio Adelfi I di preservare i nostri principi fondanti per mantenere alto, con il suo operato, il prestigio da sempre acquisito dal Casato Antinolfi nel corso dei secoli per la difesa dei più deboli e bisognosi.

Il Principe Vittorio I Adelfi, oltre ad essere noto negli ambienti Nobiliari di pertinenza, presiede anche “ l’Associazione Nobili della Corona”, al cui interno raccoglie in qualità di iscritti, oltre a Nobili e Cavalieri, anche eccellenze nel campo delle professioni e dell’ imprenditoria.
Il Principe Vittorio I Adelfi risulta attivo anche nel Terzo settore, essendo Consigliere del CdA della Petra ETS , che cura in particolare persone disagiate e con disabilita’. Presidente altresì dell’Associazione “Cuor di Borgo”, un Associazione no profit che sì occupa di piccoli Borghi antichi nell’ottica di recuperarli e rivitizzarli, con manifestazione ludiche e culturali mirate all’inclusione sociale.

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