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Addio a Vito Fiorentino, eccellente medico e sostegno dei positanesi

Armando Giuseppe Mandile

Positano ha salutato per l’ultima volta il suo eccezionale medico, ugualmente apprezzato dalla gente comune come dagli uomini che gestiscono le sorti del Mondo: il dottor Vito Fiorentino.
Ha terminato il suo percorso terreno nell’ospedale di Sorrento dove era stato portato d’urgenza ed era ricoverato da alcuni giorni a causa di due attacchi cardiaci sopraggiunti a breve distanza. I medici avevano programmato per il prossimo martedì un altro intervento, ma il cuore ormai irrimediabilmente indebolito, purtroppo non ha retto abbastanza, nonostante le molteplici cure ricevute dai sanitari.

Fiduciario medico della Guardia di Finanza e della squadra di calcio San Vito Positano; insignito di importanti onorificenze, tra le quali la Croce d’Oro della Presidenza della Repubblica Italiana e la Medaglia d’Oro alla Carriera e al Merito dell’Ordine dei Medici. Per lungo tempo ordinario di Medicina interna e d’urgenza agli Ospedali riuniti della Penisola Sorrentina Sorrento, poi massimo riferimento per la medicina locale della sua Positano e degli estesi dintorni – tra cui la confinante Praiano – senza sosta ovunque accanto ai suoi pazienti, che era solto raggiungere in ogni dove, spesso inerpicandosi a piedi per le impervie scale della Costiera Amalfitana, e quindi ponendo sotto sforzo il suo non più giovane cuore, nonostante le avvisaglie ricevute, e non negando mai il suo intervento, anche quando avrebbe dovuto pensare di più alla sua stessa salute.
Un ottimo professionista animato da una dedizione sicuramente fuori del comune ai sui pazienti, fortunati perché era appunto sempre a disposizione per tutti.

Puntuale riferimento di tanti illustri, noti, brillanti esponenti di vari settori dell’imprenditoria, professionisti, artisti, uomini politici, manager, e nello stesso modo dei meno fortunati, dei dimenticati, degli abitanti e dei turisti di passaggio nella Costiera Amalfitana e nella Penisola Sorrentino, territori dei quali costituiva il massimo riferimento in ambito sanitario, con la sua magnifica competenza accompagnata dall’umiltà che contraddistingue i migliori uomini, e una eccezionale disponibilità che lo hanno reso grande e indimenticabile.
Ottime e particolarmente apprezzate le sue competenze in varie discipline mediche, incominciando proprio dalle malattie cardiovascolari. Fatto questo che lo rende ancora più degno di encomio, giacché nonostante conoscesse il suo stato di salute ormai compromesso, mai ha negato la sua presenza e il suo impegno professionale a nessuno, incominciando dai tanti indigenti che in lui avevano sostegno e supporto, in ogni momento. Sulla sua scia, la famiglia tutta e in primis la moglie Giuseppina e la figlia Paola, attive donne di carità.

Vito Fiorentino aveva visto per la prima volta la luce nella splendida Positano l’11 dicembre 1937, luogo amatissimo, e alla sua gente ha dedicato la vita.
Lascia l’affettuosissima moglie Giuseppina Passerotti, creatrice di alta moda di fama internazionale, consorte, madre e nonna esemplare; le figlie dott. Isabella e avv. Paola; i figli Domenico, noto artista e Aristide, dinamico amministratore delle esclusive maison de charme di famiglia, i suoi adorati e affezionati nipoti Maria Vittoria, Carlo Aristide Vito Domenico, Cristiana Raffaella Regina; i generi Giacobbe e Salvatore, stimati dentisti e odontoiatri.
Dedito alla sua amatissima famiglia e altrettanto alla comunità, era un fervente fedele vicino alla Chiesa, a San Vito Patrono di Positano e alla sua Madonna Nera; presente attivamente alle processioni e nelle attività parrocchiali.
Nella Chiesa Madre di Santa Maria Assunta a Positano, che visitava ogni mattina prima di scendere un attimo “a salutare il mare”, si sono svolti i funerali, alla presenza di una folla partecipe al dolore dei familiari.
Il “medico di tutti”, come veniva definito, resterà nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e puntualmente apprezzato per le sue immense doti professionali e umane.
Con lui scompare un pezzo di storia di Positano che non può e non sarà dimenticata.

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