Roma, 4 FEB. – “La sentenza europea non riguarda un qualunque cittadino europeo, che comunque avrebbe diritto a ottenere giustizia in tempi accettabili. Dalla sentenza dipende non solo il giudizio sulla storia italiana degli ultimi anni, ma anche il futuro della democrazia in un importante Paese europeo come il nostro. Per questo i tempi della sentenza devono tener conto delle prossime scadenze elettorali”.
Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un colloquio con il Fatto Quotidiano pubblicato oggi.
Alla domanda del giornalista “si ricandiderebbe o no?”, il Presidente Berlusconi risponde: “Solo dopo una sentenza che cancelli la mia incandidabilità io potrei tornare ad essere il candidato alla Presidenza del Consiglio. Credo che il centrodestra con l’esperienza unita al necessario rinnovamento, con un programma serio e condiviso, sia l’unica possibilità per l’Italia di uscire davvero dalla crisi. Il Pd ha fallito e i 5Stelle sono un pericolo, non una soluzione”.
“Una cosa dev’essere chiara – aggiunge Berlusconi – : “io credo che gli italiani, non solo Renzi, abbiano fretta di tornare alle urne, dopo quattro governi non eletti dal popolo. L’ultima volta che gli italiani hanno potuto indicare un presidente del Consiglio è stato nel 2008, con il governo Berlusconi. Lo so che formalmente la lettera della Costituzione non è stata violata, ma la sostanza e lo spirito? Anche da questo nasce la sfiducia nella politica”.