Giovanni Pianese
Stamattina mi sono recato presso gli organi competenti, presso la Procura della Repubblica, per sporgere formale 𝐪𝐮𝐞𝐫𝐞𝐥𝐚 rispetto agli attacchi gratuiti, personali, falsi e infondati che in queste ore alimentano la macchina del fango che nulla c’entra con la campagna elettorale.
Sono stato oggetto di accuse infamanti, di associazione a fatti recenti di cronaca che non mi coinvolgono, di pubblicazione di articoli vecchi e parziali che estromettono la verità storica che ne è seguita, verità giudiziaria e morale che fa di me e del mio operato un uomo inattaccabile.
E’ stata offesa la mia famiglia, il mio onore, la mia onestà.
Non risponderò con lo stesso atteggiamento di chi calunnia, siamo concentrati sui temi e sui programmi, rispondiamo attraverso la legalità che si fa sostanza.
Ho sporto denuncia anche alla polizia postale per ulteriori diffamazioni ricevute da parte di profili fake.
𝐋𝐨 𝐝𝐞𝐯𝐨 𝐚𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 che vengono imbrogliati e presi in giro da chi è in grado di condurre esclusivamente una campagna diffamatoria perchè teme il confronto sui contenuti.
Continuiamo a condurre la nostra campagna elettorale nel segno dell’onestà intellettuale, dei programmi, dell’attenzione ai tanti problemi della città affossata dagli ultimi anni di mala gestio della sinistra, affossata da chi oggi si candida nel solco della continuità del fallimento che ha generato. Fallimento che è sotto gli occhi di tutti.
𝐅𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 che ha determinato una commissione di accesso, che mai prima in questa città ha generato tante inchieste.
Ho aperto questa campagna elettorale con un appello che mi trovo costretto a ripetere alla fine della stessa: condurre una campagna corretta, centrata sui temi, nel rispetto degli avversari.
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