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CAMPANA, NORME PER LA PROMOZIONE E, TUTELA DELLE PARI OPPORTUNITA’ MONITORAGGIO E SOLLECITO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA’

 

 

Da un monitoraggio sull’attuazione della normativa vigente in materia di promozione e tutela di condizioni di pari opportunità nei luoghi di lavoro e nei luoghi decisionali è emerso che nel territorio campano persiste ancora un cospicuo numero di amministrazioni pubbliche che devono adeguarsi al dettato normativo sulla promozione e tutela delle Pari opportunità. La consigliera di parità della Regione Campania Domenica Marianna Lomazzo sollecita pertanto le pubbliche amministrazioni del territorio a volersi dotare:

1) dei Piani Triennali di Azioni Positive di cui all’art. 48 del decreto legislativo 11 aprile 2006 n.198. che recita : “le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le province, i comuni e gli altri enti pubblici non economici, sentiti gli organismi di rappresentanza previsti, sentito inoltre, il Comitato di cui all’articolo 10, e la consigliera o il consigliere nazionale di parità, ovvero il Comitato per le pari opportunità eventualmente previsto dal contratto collettivo e la consigliera o il consigliere di parità territorialmente competente, predispongono piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne. Detti piani, fra l’altro, al fine di promuovere l’inserimento delle donne nei settori e nei livelli professionali nei quali esse sono sottorappresentate, favoriscono il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore a due terzi”.

2)-del “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”; che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, con l’obiettivo di contribuire a realizzare ambienti di lavoro improntati al rispetto dei principi comunitari e nazionali in materia di pari opportunità ,benessere organizzativo ,contrasto alle varie forme di discriminazioni compreso il mobbing.

Sollecita ,inoltre, gli enti locali del territorio campano a voler rispettare il principio di uguaglianza: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore  al 40  per cento ,con arrotondamento aritmetico”.

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