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Il Garante dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “l’istruzione è un diritto per gli alunni disabili.”

Il Garante dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo:
“l’istruzione è un diritto per gli alunni disabili.”
Il Garante dei Disabili della Regione Campania ribadisce che l’istruzione è un
diritto per gli alunni disabili, che purtroppo in questo periodo di emergenza per
covid-19, non è stato a tutti assicurato. “La stessa Ministra della Pubblica
Istruzione, Lucia Azzolina – spiega Colombo – ha inviato una lettera ai
dirigenti scolastici.
Nel testo della missiva, la Azzolina, chiede che il docente di sostegno si
affianchi alle attività di tutta la classe, in presenza dell’alunno con disabilità,
non solo per facilitare e fornire feedback sui contenuti, “per mediare con
strumenti e metodologie individualizzati la trasmissione del sapere, ma anche
per riportare l’attenzione dell’intero gruppo classe sulla possibilità di creare
occasioni di rinnovata socializzazione in un ambiente condiviso, seppure
virtuale.”
Indicazioni anche per i docenti curriculari che “sono chiamati a intervenire
direttamente anche in attività didattiche inclusive “dedicate”, poiché rivestono
il ruolo di adulti di riferimento di tutta la classe e il contatto con loro
restituisce all’alunno con disabilità una prima misura di inclusione nel suo
contesto di appartenenza.”
Il docente di sostegno, inoltre, viene invitato, in virtù del momento che la
società italiana sta vivendo, “di curvare e ricalibrare il PEI, coinvolgendo il
dirigente scolastico e il consiglio di classe nelle scelte e informandone le
famiglie, man mano che emerga la necessità di ripensare la didattica, i
contenuti e le metodologie.”
Possibilità anche per quanto riguarda il coinvolgimento “degli assistenti
educatori e alla comunicazione nel lavoro quotidiano di garanzia della
didattica a distanza.”
“Con gli assistenti alla comunicazione –
leggiamo nella missiva – in
particolare per quanto riguarda alunni e studenti con disabilità sensoriali, la
collaborazione potrà avvenire attraverso sistemi di condivisione delle
piattaforme digitali in uso tra i docenti, in modo che gli assistenti medesimi
possano operare a loro volta a distanza con gli allievi e i docenti medesimi,
utilizzando il canale comunicativo più adeguato alle varie circostanze.”
Ricordo infine, – continua l’avv. Paolo Colombo – che il Tribunale Civile di
Roma, il 9 aprile u.s., ha ribadito tale diritto.
Si tratta di un’Ordinanza assai interessante, sia perché è attualissima, sia
perché ha affermato il principio che anche in periodo di didattica a distanza il
docente per il sostegno e i docenti curricolari debbono continuare a seguire gli
alunni con disabilità
per tutte le ore di insegnamento previste normalmente.
Confrontando tuttavia questa decisione con quanto sta
avvenendo in realtà
nelle scuole italiane, ci viene tanto da riflettere sulla legittimità dell’attuale
situazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità,
gravemente
violato, stando alla decisione in esame. Infatti, nessuno dei docenti per il
sostegno sta svolgendo tutte le ore assegnate agli alunni con disabilità,
seguendo la logica di riduzione e quasi sempre di dimezzamento dell’orario
settimanale di insegnamento e talora anche una riduzione superiore.
Per questo ci spettiamo di più dalle scuole che, vuoi per la mancanza di
collegamento internet o per l’ignavia di taluni Dirigenti Scolastici e di taluni
Collegi dei Docenti o di qualche insegnante curricolare o per il sostegno,
non
hanno avviato totalmente la didattica a distanza
o, laddove l’abbiano avviata,
non si sono preoccupate dell’enorme difficoltà e talora dell’impossibilità degli
alunni con disabilità intellettive o con disturbi neurosensoriali
a seguire le
lezioni a distanza per le loro comprovate difficoltà psicologiche ed esistenziali.
Forse, se qualcuna delle famiglie coinvolte in tali problematiche facesse
ricorso per violazione di legge o per discriminazione contro queste esclusioni
dal diritto allo studio, sapremmo cosa poter pretendere dall’Amministrazione
Scolastica.”
Napoli, 30.04.2020
Il Garante
Avv. Paolo Colombo

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