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CLEMENTE: “NOMINERO’ UN ASSESSORE ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA”

“È stata straordinaria la partecipazione allo sciopero nazionale per il clima organizzato da Friday for Future oggi a Napoli. Queste ragazze e ragazzi sono un esempio per gli adulti e la politica”.

Lo dichiara la candidata sindaco di Napoli Alessandra Clemente, a marigine dell’incontro tenutosi questo pomeriggio all’Ex Opg “Transizione Ecologica e Beni Comuni. Il piano Cingolani e Draghi, il tradimento 5 Stelle e la risposta del movimenti”. Alessandra Clemente è intervenuta assieme alla deputata del Gruppo Misto Doriana Sarli, all’attivista sociale Marco Manna, ai candidati al Consiglio Comunale con Potere al Popolo Gianpiero Laurenzano, Clementina Sasso e Michele Franco e alla candidata presidente della II Municipalità con Potere al Popolo, Chiara Capretti.

“I cambiamenti climatici stanno mettendo a repentaglio la vita dell’ambiente e di ciascuno di noi adesso. Non domani – ha commentato Clemente -. Stiamo già sentendo sulla nostra pelle, con gli sconvolgimenti del clima, gli effetti di un disastro troppe volte preannunciato, che è già in corso, inarrestabile e che una nuova classe politica e dirigente deve arrestare con coerenza, visione ed impegni concreti.

Tra le prime cose che farò una volta insediata a Palazzo San Giacomo – ha aggiunto -, se i napoletani daranno fiducia alla nostra proposta politica, civica e culturale, ci sarà nominare un assessore alla transizione ecologica, una figura trasversale che pianifichi le scelte amministrative tali da incidere sull’ecologia della città, attuando un vero cambiamento che possa invertire questo processo che sta portando alla distruzione del nostro Pianeta. Una figura che avrà la responsabilità di promuovere una transizione ecologica che renda Napoli sostenibile, sia a livello ambientale che sociale.

Noi che facciamo parte di questa terra che una volta era Felix e che è stata abusata dagli sversamenti criminali di rifiuti tossici – ricorda la candidata sindaco – sappiamo in modo evidente cosa significhino i danni che l’uomo compie contro la natura e contro se stesso.

Io credo che ognuna e ognuno di noi debba fare la sua piccola parte per fermare questo processo. Processo che però può e deve essere fermato tramite un ripensamento del nostro modello di sviluppo.

A maggior ragione – conclude Clemente – deve fare la sua parte il sindaco della città mettendo in campo ogni risorsa possibile affinché si producano meno inquinanti: con la messa in circolo di soli mezzi di trasporto ecologici, con la chiusura totale dei centri storici al traffico privato, con la piantumazione di tanti nuovi alberi e la riconversione ecologica degli edifici pubblici e privati, nonché con la lotta per la chiusura delle fabbriche inquinanti e la persecuzione degli sversamenti abusivi nella terra e nell’acqua come già da tempo stiamo facendo da San Giovanni a Bagnoli, portando le nostre istanze a tutti i livelli di governo, con forza. Adesso”.

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